4 aprile 2020

Covid-19: Oms afferma possibile contagio attraverso l'aria.

Covid-19: Studi Oms diffusione aerea Covid-19: Studi Oms diffusione aerea

OMS: la diffusione viaggia nell'aria.

Pronti studi dell' Oms che confermerebbero quanto fino ad ora si è scongiurato, ovvero che il contagio permane nell'aria più di quanto si crede.

 

di Rosygen, 04 Aprile 2020

 

Il coronavirus si diffonde anche nell’aria? L’Oms pronta a rivedere l’uso delle mascherine. ISS scettico.
Secondo nuovi studi il coronavirus, come ipotizzato da diversi esperti già diverse settimane fa, si diffonde anche nell’aria. La notizia, se dovesse essere confermata in via ufficiale, costringerebbe a rivedere il sistema di protezione individuale
Il coronavirus si diffonde nell’aria? I nuovi studi stravolgono le teorie sulla diffusione del coronavirus tra le persone. Stando ai nuovi dati disponibili, la diffusione può avvenire anche attraverso l’aria. Un cambiamento radicale se si considera che fino a questo momento si credeva che il contagio potesse avvenire (quasi) esclusivamente attraverso il contatto.


Il coronavirus si diffonde anche nell’aria?

 L’Organizzazione Mondiale della sanità potrebbe rivedere le linee guida per la prevenzione. Secondo nuovi studi il coronavirus, come ipotizzato da diversi esperti già diverse settimane fa, si diffonde anche nell’aria. La notizia, se dovesse essere confermata in via ufficiale, costringerebbe a rivedere il sistema di protezione individuale. Il coronavirus si diffonde nell’aria? I nuovi studi stravolgono le teorie sulla diffusione del coronavirus tra le persone. Stando ai nuovi dati disponibili, la diffusione può avvenire anche attraverso l’aria. Un cambiamento radicale se si considera che fino a questo momento si credeva che il contagio potesse avvenire (quasi) esclusivamente attraverso il contatto. Sostanzialmente, in base agli ultimi studi, sta maturando la certezza che il virus possa resistere nell’aria per un tempo decisamente superiore a quello ipotizzato in un primo momento. Fino ad oggi si riteneva che la diffusione aerea fosse impossibile o quasi. Alla luce delle nuove evidenze scientifiche si pensa invece che la trasmissione attraverso l’aria possa essere decisamente possibile. Gli studi si concentrano sugli episodi di contagio negli ospedali, dove i dati sembrano dimostrare che il coronavirus in aerosol, non nel respiro normale, possa resistere e rimanere attivo per un tempo superiore a quello ipotizzato in un primo momento.

L’Oms potrebbe cambiare le linee guida per la prevenzione Ad annunciare la svolta non propriamente positiva è David Heymann, direttore responsabile dell’Oms, che ai microfoni della Bbc ha fatto sapere che l’Organizzazione mondiale della Sanità è al lavoro per modificare le linee guida in base a quelle che sarebbero le ultime evidenze scientifiche. L’Oms, cambiando rotta rispetto alla strategia adottata e consigliata fino a questo momento, potrebbe decidere di consigliare – secondo alcuni imporre – l’uso delle mascherine in tutti i luoghi in cui non sia possibile garantire la famosa distanza di sicurezza. Quindi negli uffici e sui mezzi pubblici, ad esempio. Non cambia invece l’idea sull’arma più efficace contro la diffusione del coronavirus, ossia quella del distanziamento tra le persone. L’ISS resta scettico In occasione della conferenza stampa del 3 aprile, l’Istituto Superiore di Sanità ha fatto sapere di essere scettico circa l’ipotesi del contagio aereo. La principale fonte di diffusione resta, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il contatto.

 

Oms pronta a cambiare le linee guida -

Finora l'Oms ha sconsigliato l'uso delle mascherine per tutti. D'altronde sono un bene prezioso in questo momento ed è quindi più utile che arrivino ai sanitari piuttosto che nei supermercati. Ma coi nuovi dati sulla presenza del virus nell'aria la situazione è diversa. La mascherina potrebbe essere un'arma in più per fermare la pandemia. L'Oms potrebbe quindi tornare sui propri passi e consigliarne se non addirittura imporre l'uso delle mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi di lavoro dove non si può garantire la distanza di un metro tra i lavoratori. E poi anche per i familiari che assistono un contagiato in casa. Tutti in questo caso dovrebbero indossare una mascherina.